Riscaldamento industriale e comfort termico

Riscaldamento industriale e comfort termico

Il comfort termico negli ambienti di lavoro è sempre più un punto di attenzione per le aziende. Ecco come ottenerlo grazie ai sistemi di riscaldamento industriale

Al datore di lavoro viene richiesto dalla legge – oltre che dal buonsenso – di offrire per i dipendenti che lo occupano un ambiente di lavoro che si possa definire sicuro e salubre.

La sicurezza di un luogo di lavoro è vincolata a diversi rischi, non solo quelli che possono condurre direttamente agli infortuni, ma anche quelli legati alle condizioni microclimatiche che, abbassando la soglia dell’attenzione, generano in maniera indiretta il pericolo di incidenti.

All’interno della normativa, nel d.lsg. 81/2008 e nello specifico nell’allegato IV, sono presenti le indicazioni di massima che riguardano l’ambiente di lavoro e sono segnalati in modo non troppo preciso temperatura, tasso di umidità e anche aerazione suggeriti.

La valutazione specifica per l’ergonomia degli ambienti termici, invece, è data da una serie di norme tecniche molto dettagliate il cui riferimento principale è UNI EN ISO 7730:2006.

Per definire la salubrità di un ambiente, indipendentemente dalla sua natura (può essere un ufficio come un hangar, un magazzino o un capannone industriale), si parla di benessere termico.
Si tratta dello stato nel quale un soggetto non percepisce sensazioni né di caldo né di freddo e quindi si trova ad essere in una condizione per cui si può dire soddisfatto dell’ambiente esterno.

Il microclima di uno spazio è legato a variabili dell’ambiente fisico quindi la temperatura, il tasso di umidità relativa, la temperatura radiante e la velocità dell’aria ma anche a elementi soggettivi, che cambiano nell’individuo e nella sua unica percezione, il metabolismo, l’attività che svolge e anche gli indumenti che indossa.

Ma è così complesso raggiungere il comfort climatico?
L’esperienza di ciascuno può confermare che questa sensazione generalmente è condivisa. La situazione microclimatica ideale non è un miraggio e nel riscaldamento, così come nei sistemi di raffrescamento, il risultato si può ottenere con diverse soluzioni per il controllo e la gestione del microclima nei grandi ambienti produttivi.

La sensazione di benessere e la temperatura dell’aria

Nel riscaldamento dei capannoni industriali uniformare la temperatura dell’aria non è cosa da poco, il comfort termico e la sensazione di benessere microclimatico infatti sono determinati dallo scambio termico tra il corpo umano e l’ambiente circostante.

Nei diversi sistemi di riscaldamento industriale, la criticità più grande da risolvere è quella legata al fatto che, a seconda del dispositivo e del sistema impiegati per il riscaldamento, ci può essere grande differenza tra la temperatura dell’aria e quella irradiata o emessa dall’impianto.
In questi casi si parla di discomfort termico, ed è il caso più frequente: un sistema di riscaldamento produce calore ma non riesce a diffonderlo in maniera omogenea, il che può essere determinato dalla conformazione dell’ambiente, dai macchinari presenti, che in qualche modo diventano ostacoli per l’uniformità microclimatica interna.

Un elemento altrettanto spiacevole all’interno di uno spazio riscaldato in modo disomogeneo è la presenza di correnti d’aria calda o fredda che inficiano il benessere dei soggetti che vi svolgono attività lavorative e che perciò contribuiscono a rendere l’ambiente dannoso per la salute del corpo.

Non si dimentichi inoltre la correlazione, studiata e comprovata, tra la produttività e la temperatura dell’ambiente: in uno spazio in cui si percepisce una sensazione di benessere termico la soglia di attenzione si alza, la produttività aumenta e contestualmente si riduce il rischio di incidenti dovuti alla distrazione e alla disattenzione.

Il riscaldamento industriale elettrico

Le soluzioni che offrono gli impianti di riscaldamento elettrico, in alternativa a quelli a gas, sono molteplici e raggiungono l’obiettivo del comfort termico in maniera diversa, con un dispendio energetico spesso molto diverso.

Nel valutare la scelta di un sistema di riscaldamento industriale, è fondamentale considerare la conformazione dello spazio che si andrà a riscaldare.
Un capannone industriale, al di là di come può essere allestito, presenta una caratteristica peculiare: si tratta di un immobile che in virtù di un’altezza considerevole presenta un volume d’aria ingente da scaldare.

Nella gestione della temperatura all’interno di spazi di questo tipo, alcune tipologie di impianti di riscaldamento sono meno valide di altre, nonostante siano sistemi ad alimentazione elettrica e godano dei vantaggi di non dover disporre di un allacciamento alla rete del gas.

Per esempio, una soluzione come quella offerta da una sistema di riscaldamento a pannelli radianti applicato al soffitto per esigenze dell’attività, si pensi ad un magazzino o ad un ambiente produttivo con macchinari, troverà molte difficoltà per generare benessere termico.

I panelli radianti installati ad un’altezza considerevole produrranno un fenomeno di stratificazione in cui la temperatura in prossimità dei pannelli sarà decisamente elevata, mentre al suolo o dove si svolgono le attività delle persone sarà considerabilmente più bassa.

Il fatto che venga ampiamente riscaldata una porzione dello spazio che non lo richiede, contribuisce indirettamente alla dispersione del calore perché questo si concentra laddove non ce n’è necessità e in punti decisamente più esposti al contatto con le superfici che danno verso l’esterno.

Sostanzialmente il riscaldamento prodotto da un sistema a pannelli radianti per essere performante e creare le condizioni microclimatiche di benessere di cui c’è necessità in un ambiente industriale deve aumentare il lavoro e quindi i consumi per ottenere un risultato idoneo alle richieste.

L’accelerazione ionica per il comfort termico nel riscaldamento per capannoni industriali

Un’alternativa decisamente più valida in una situazione analoga a quella precedentemente descritta è quella data da un sistema di riscaldamento che grazie all’energia elettrica produce calore all’interno di una caldaia ionica.

Diversamente da una caldaia elettrica tradizionale o da una pompa di calore, questo tipo di sistema produce calore a partire da una stimolazione di tipo elettrolitico.
Questo è il principio sulla base del quale Natural Clima ha brevettato un impianto di riscaldamento industriale in cui un aerotermo genera calore che viene poi diffuso nell’ambiente.

Si chiama VLK Air ed è il sistema ideato da Natural Clima per raggiungere il comfort termico nei grandi ambienti industriali. Si tratta di un impianto a basso consumo che in virtù del ridotto dispendio energetico può essere alimentato da un impianto fotovoltaico.

Rispetto al riscaldamento fornito dai pannelli radianti, o a quello che può essere generato da radiatori elettrici, il sistema ad accelerazione ionica garantisce una diffusione uniforme del calore senza però produrre fastidiose correnti d’aria.

Abbinando il sistema VLK Air ad un miscelatore d’aria King, si contrasta in maniera definitiva il fenomeno della stratificazione, perciò il calore è diffuso in modo omogeneo all’interno del capannone e non risente di eventuali ostacoli come macchinari, scaffalature o attrezzature.

La sensazione di benessere all’interno di un capannone è garantita senza che per raggiungerla ci sia necessità di un ingente investimento iniziale né costi elevati per il mantenimento: il sistema di riscaldamento ad accelerazione ionica VLK Air si può installare facilmente senza vincoli o burocrazia legati alla sicurezza e non richiede manutenzioni periodiche.

Scopri il riscaldamento elettrico con aerotermo VLK

La soluzione di riscaldamento elettrico per gli ambienti produttivi.